mercoledì 19 giugno 2013

Lento il fiume scivola

Oggi è una di quelle giornate da grandi ritorni, una di quelle giornate che alla fine niente e nessuno potrà rubarti il sorriso che ti sei guadagnata da sola, non che ti ha strappato qualcuno, ed è quel tipo di sorrisi ancora più difficili da ottenere.
E' stata una di quelle giornate in cui i pensieri scorrono come l'acqua, si tuffano uno nell'altro, scivolano, hanno qualche punto in cui fanno i gorghi, ma alla fine stanno sempre tra le sponde, li incanali.
E' stata una giornata di vaffanculo liberatori e azioni dedicate all'edonismo psicologico, di discorsi seri interrotti da battute, di studio forsennato interrotto da sbuffi che sfociano in discorsi seri che si tramutano in fretta in tuffi ridanciani nell'acqua verde del fiume.
E' stata una giornata tra Catullo, Seneca, Ovidio e le sabbiature del Ponte di Rialto.
E' stata una giornata meravigliosa perché ce la meritavamo, io, lei, noi. Ce la meritavamo.
E' stata la giornata in cui ci si lascia alle spalle chi fugge, perché non vale la pena di rincorrerlo davvero, perché non è così che si affronta la vita, perché prima o poi il karma ve lo farà affrontare tutto lo schifo che piazzate nei ripostigli per non vederlo.
E quindi noi sorridiamo, perché il nostro ripostiglio è vuoto, i nostri problemi li affrontiamo, li scaliamo, li abbattiamo e alla fine li risolviamo. E non ci interessa davvero se abbattuto un muro ci sarà quello dopo. La vita va così, e a noi sta bene.

lunedì 17 giugno 2013

Forse per sognare

E' da tanto che non scrivo nulla ma stasera sono tornata. E non sono tornata per lamentarmi di temi sociali o chissà cosa, anche se potrei scrivere papiri enormi su questioni che mi toccano molto.
Non è questo il momento.
In realtà sono tornata per dare sfogo alla dolcezza di un film, probabilmente sconosciuto alla maggior parte del pubblico, che ho trovato per puro caso.

Il film si chiama Beastly.
Non è niente di eclatante o unico, è solo la favola della Bella e la Bestia rivisitata in chiave moderna. Ed è questo che mi è piaciuto tanto.
A pensarci è incredibilmente banale, perché lei è proprio Belle e lui è proprio la Bestia, senza essere un enorme leone bipede cornuto. E' solo un ragazzo incredibilmente stronzo che viene punito dalla strega per il suo essere irrimediabilmente perfido, egoista e cattivo.
E' quello che mi è sempre piaciuto della favola: le persone, se vogliono, possono cambiare. Non le si può cambiare, non è Belle che cambia la Bestia, è la Bestia che cambia perché è giusto farlo, perché è il momento di farlo.
Mi è piaciuto. Tanto.
Ha un po' di quel romanticismo di quando si è bambini, dei due che si innamorano pian piano. Ha giustamente il sapore di favola e di sogno che per me, in questo momento, dovrebbe tornare un po' a tutti. Forse se ce ne fosse ancora, se i bambini rimanessero bambini per quanto meritano, senza diventare forzatamente adulti molto prima del tempo, ci sarebbe ancora qualcosa su cui sognare, e gli adulti se lo ricorderebbero.
Giusto per essere ripetitiva: forse ancora qualcuno nel mondo vede un elefante dentro un boa. Se continuate a vederlo vi consiglio di guardarvi Beastly e assaporarvelo come fate ancora con le vecchie favole Disney.